Recensioni
WHITE SKULL – Metal Never Rusts
Incuriosito dalle tantissime recensioni che hanno dato seguito all’uscita di “Metal Never Rusts”, mi sono buttato a capofitto sul nuovo disco dei White Skull. L’undicesimo CD della band capitanata da Tony Fontò va a ripescare a piene mani il power metal dei tempi andati, ovviamente quelli a cavallo tra gli anni 90 e il 2000, che ne avevano decretato un buon successo internazionale, grazie a hit come “Asgard” e “The Roman Empire”.
Il nuovo nato è impreziosito dalle vocals inconfondibili di Federica De Boni, sempre al vetriolo, a supportare composizioni fluide e rocciose, in cui le chitarre la fanno da padrone. Da apprezzare le tastiere di Alessandro Muscio (già negli Highlord), capace di inserire pregevoli arrangiamenti ad un comparto molto heavy, un po’ come d’abitudine per band del calibro di Dimmu Borgir o Therion.
I pezzi si lasciano ascoltare tutti con piacere (tranne lo skippabile “Jingle Hell”) e, siamo convinti, che alcuni diventeranno dei classici nelle esibizioni live dei White Skull. Unica nota dolente sono i cori, inseriti qua e là (ad esempio nella terremotante “Ad Maiora Semper”), che sembrano avere sopra un po’ di polvere e suonano come i canti di un gruppo di vecchi amici con un bel boccale di birra in mano. Ma forse, è proprio questo l’effetto voluto dai nostri, perché la nostra musica è anche e soprattutto convivialità e appartenenza.
Country: Italy
Style: Power Metal
Label: ROAR
Top Song: Hammer on Thin Ice
Top Album: Tales From The North (1999)