Recensioni
RHAPSODY OF FIRE – Challenge The Wind
Terzo e attesissimo disco per il nuovo corso dei Rhapsody Of Fire, per intenderci quello con Giacomo Voli alla voce. A 3 anni di distanza dall’acclamato “Glory For Salvation”, arriva sul mercato questo “Challenge the Wind”, possente e tiratissimo compendio di power metal sinfonico, composto da 10 canzoni e privo (finalmente!) dopo tanti anni, di inutili intro e intermezzi strumentali.
Chiara la volontà di Alex Staropoli e soci di regalare ai fans un album dal grande impatto sonoro, con brani in your face, sorretti da ritmiche tritasassi e chorus epici. E fin qui tutto bene, soprattutto se si guarda il bicchiere mezzo pieno, una svolta inattesa di questo tipo non può che far bene ad una band in giro ormai da quasi 30 anni. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che non tutto funziona alla perfezione, poiché le melodie, soprattutto nei ritornelli, nonostante la gran quantità di cori, non sono quelle che ci si aspetterebbe dai RoF, che in passato hanno scritto tra i pezzi di symphonic power più belli di sempre.
La title track apre le danze con degli hit di orchestra ed una partenza a razzo, tanto per capire fin da subito a che gioco stiamo giocando. Il lavoro alle chitarre di Roby De Micheli è sempre sopraffino, mai troppo neoclassico, mescolando passaggi di gusto a riff rocciosi ed è la parte migliore di un pezzo come “Whispers of Doom”. Voli è ormai una sicurezza dietro al microfono, colorato nel timbro e variegato nell’interpretazione, come nell’epica “Kreel’s Magic Staf”. Peccato davvero per quella mancanza di immediatezza nei refrain, che vengono sotterrati a volte dai cori e faticano a restare in testa. Certo, ciò potrebbe essere un punto a favore per la longevità di “Challenge the Wind”, ma questo lo sapremo solo fra qualche mese. Veramente indigesta la suite “Vanquished by Shadows”, sedici minuti che alternano parti più evocative ad altre più arrangiate e ricche di pathos, ma che riprende al suo interno la song di chiusura, “Mastered by the Dark”, che con il suo cantato quasi sussurrato nelle strofe non entusiasma.
Per chiudere, il nuovo disco dei Rhapsody of Fire ci soddisfa solo a metà, coraggioso in fase di songwriting, grandioso e ricco di sfaccettature, ma non del tutto vincente e convincente per la scelta di alcune melodie. E come diceva un famoso spot: la potenza è nulla senza controllo e “Challenge the Wind”, che punta molto proprio sulla potenza, sembra essere sfuggito di mano in alcuni punti ai nostri eroi.
Country: Italy
Style: Symphonic Metal
Label: AFM Records
Top Song: Kreel’s Magic Staf
Top Album: Symphony of Enchanted Lands