Recensioni
POP EVIL – Skeletons
Quando leggo “rock band”, penso sempre a gruppi come i Rival Sons, o i Greta Van Fleet… e parlando dei Pop Evil penso ai vecchi brani come “100 in a 55”, o “Torn to Pieces”… ma tutto si evolve, e oggi il rock è anche quello di “Skeletons”, un’ulteriore evoluzione del suono del precedente album “Versatile”, stavolta reso ancora più estremo in quanto a compressione, inserti elettronici e riff al limite del djent, il tutto però condito a dovere con melodie vocali che rendono il tutto molto energico e gradevole da ascoltare.
La opener “Paranoid (crash & burn)” ci schiarisce le idee fin da subito… chitarre super pompate, elettronica a profusione e refrain che vi entreranno subito nella testa, roba che si canta già dopo un minuto e mezzo di ascolto ! Ci sono anche alcuni ospiti, come Ryan Kirby dei Fit for a King in “Dead Reckoning”, dove sarete schiacciati da riff macinasassi e atmosfere digitali simil-Prodigy, o Blake Allison dei Devour the Day che presta la sua voce nella più tranquilla Wrong Direction.
Qualcuno potrà storcere il naso ascoltando brani come “Who will we become” che mescola un ritornello super radiofonico con riff al limite dell’industrial, o “Worth it” con cui la band accarezza (ancora) l’idea di entrare in qualche TOP 10 con soluzioni di facile impatto, ma anche le tracce più commerciali di questo “Skeletons” sono parte di un sound più ampio, che comprende anche brani più graffianti come il singolo “Eye of the storm”, un vero pugno in faccia, ancora più duro se ascoltato guardando il video, che mi è piaciuto molto e che riesce a trasmettere al 100% quell’energia che un po’ tutti noi cerchiamo nel rock, ma anche la modernità del sound e dell’immagine della band.
Un gran bell’album ! Forse un sound troppo “levigato” e spinto rispetto al passato, ma siamo nel 2023, e il rock è anche questo !
Country: USA
Style: rock
Label: MNRK Heavy
Best Song: Eye of the storm