Recensioni
MEDIERA – Storytellers for the Middle Age
Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Iniziamo con questa frase di Lorenzo de’ Medici per introdurre il disco d’esordio dei Mediera, band italiana formata da giovani e giovanissimi musicisti del lodigiano. “Storytellers for the Middle Age” propone un power metal sinfonico ed, a tratti, epico, che ci racconta l’amore di questi ragazzi per band come Rhapsody, Blind Guardian ed Elvenking. 9 pezzi per 45 minuti di durata, per un lavoro onesto, fresco e che si lascia ascoltare con piacere.
Mettiamo subito le cose in chiaro: il CD dei Mediera non è esente da difetti che impediscono a “Storytellers for the Middle Age” di elevarsi a livello dei big del genere, per budget nella produzione, per esperienza compositiva e per cura nelle parti corali. Eppure le canzoni funzionano, l’intreccio delle voci dei due cantanti, Riccardo e Francesca, è accattivante, così come il mood creato dal gruppo. “The Storytellers” è l’apripista e contiene tutte le peculiarità del power, tra passaggi sinfonici, un pizzico di folk e melodie orecchiabili. La più breve “In Quest For” ci ricorda i Rhapsody dei primi dischi, mentre la lunga e più variegata “The Lost Sword” può essere associata al power di fine anni ’90 degli Skylark. “Lady of the Lake” si guadagna la palma di top song dell’album, dotata di una melodia maggiormente ricercata e di inserti orchestrali medievaleggianti.
“Storytellers for the Middle Age” ha al suo interno diversi peccati di gioventù, è inutile negarlo. Però lasciamo sognare questi ragazzi, che ce l’hanno messa tutta per confezionare un disco al massimo delle loro possibilità davvero ben riuscito. La carta d’identità è dalla parte dei Mediera e, ci auguriamo, possano continuare su questa strada per spiccare il volo. Chi vuole esser lieto, sia, di doman non c’è certezza.
Country: Italy
Style: Power Metal
Label: Underground Symphony
Top Song: Lady of the Lake