Recensioni
MAGIC KINGDOM – Blaze of Rage
Quando l’attesa aiuta a decantare la musica. La recensione del nuovo disco dei Magic Kingdom, uscito ad inizio dicembre, avrebbe dovuto essere pubblicata più o meno a ridosso della release, ma, per problemi vari, mi sono ritrovato il sesto lavoro in studio della band di Dushan Petrossi in auto per un periodo piuttosto lungo. E se, la prima impressione non era stata delle migliori, ascoltando ed assimilando le canzoni le sensazioni positive sono cresciute esponenzialmente. Non siamo di fronte ad un capolavoro di power neoclassico, sinfonico ed operistico, ma “Blaze of Rage” è da ascoltare assolutamente per gli amanti del genere.
Il funambolico chitarrista belga, mastermind anche degli Iron Mask (come mai ha creato due band che suonano lo stesso genere, cambiando sempre line – up? Mah…), si tiene finalmente stretto un cantante per più di due album (Mike Vescera) e ciò aiuta sicuramente a “fare gruppo” e a rendere la proposta bella compatta. Coraggiosa l’opener “The Great Rebellion“, 9 minuti di accelerazioni power, intermezzi sinfonici ed un cantato vincente e convincente, che si piazza subito tra le hit del sesto CD in studio fin dal 1999. Differente il giudizio sull’altra suite, “The Great Retribution / Metallic Tragedy Chapter 3“, un pizzico prolissa nella parte centrale, mentre si fanno preferire i pezzi più immediati e tambureggianti nella ritmica, come la neoclassica “The Great Invasion“. Il genere proposto è, forse, demodé, vicino a quel pomp heavy dei Royal Hunt con il riffing dei Symphony X di “Twilight In Olympus”, tra saliscendi di clavicembali e assoli di chitarra sbrodolati, ma assai tecnici. L’unico difetto che possiamo imputare agli Iron Mask, che per alcuni potrebbe anche non esserlo, è l’eccessiva lunghezza del disco (10 pezzi, più 2 inutili strumentali, por oltre un’ora di musica), che rischia di incartarsi su sé stesso, risultando eccessivamente ripetitivo nelle soluzioni.
Ma in un annata all’insegna del power metal in tutte le sue sfaccettature, “Blaze Of Rage” merita una chance e ci permettere di concludere il 2024 con un disco di grande tecnica e qualità, sicuramente non originale, ma decisamente gradevole.
Country: International
Label: AFM Records
Style: Power Metal
Top Song: The Great Invasion
Top Album: Symphony Of War