Recensioni
INDUCTION – Born From Fire
Gli Induction non sono solo la band di Tim Hansen, figlio del ben più famoso Kay, di Helloween e Gammaray. Giunto al secondo album, intitolato “Born From Fire”, dopo uno stravolgimento di formazione, il giovane quintetto sforna un lavoro davvero ben fatto, ovviamente dedito al power metal.
Le influenze degli Induction sono molteplici e vanno a pescare a piene mani soprattutto tra i gruppi che vanno per la maggiore negli ultimi anni, dai Beast in Black, per un certo uso dei synth negli arrangiamenti, ai Majestica, per la voce alta e limpida del nuovo vocalist, Craing Cairns, passando per i Northtale, per alcuni passaggi sinfonici ariosi.
Favoriti dall’ottima produzione di Jacob Hansen, i nostri possono vantare un sound davvero potente, che mette in risalto sia il guitar riff di scuola tedesca, evidentemente imparato dal papà, sia le melodie, che sono il vero punto di forza di “Born From Fire”. Canzoni come “Queen of The Light” o “Ghost Of Silence” arrivano dritte all’ascoltatore e non hanno nulla da invidiare ad hit proposte dai big del genere.
Non stiamo parlando di un capolavoro, ma sicuramente di un disco che i fan del power possono acquistare ad occhi chiusi, perché pieno zeppo di belle canzoni. Oltre alla fortuna di chiamarsi Hansen, il giovane Tim ha dimostrato di avere anche buone doti compositive e di essere in grado di camminare con le proprie gambe, perché gli Induction sono già una piccola certezza.
Country: Germany
Style: Power Metal
Label: Atomic Fire
Top Song: I’m Alive