Recensioni
FREEDOM CALL – Silver Romance
Ogni uscita discografica targata Freedom Call è una festa. La band capitanata dal Singer Chris Bay ha ormai raggiunto un ruolo di status all’interno della scena (happy) power metal internazionale, grazie a 10 album e 25 anni di carriera invidiabile. “Silver Romance” è l’undicesimo capitolo della discografia dei tedeschi e rappresenta uno dei picchi compositivi recenti grazie al consueto metal melodico tutto lustrini e paillettes.
13 pezzi, oltre 50 minuti di musica e le migliori qualità dei Freedom Call messe sul piatto: questo potrebbe bastare per invitare i fan a comprare questo disco a scatola chiusa. Se vogliamo addentrarci più dettagliatamente nei brani di “Silver Romance”, la title track posta in apertura è un perfetto biglietto da visita, sfavillante power con un ritornello dal marchio inconfondibile. Le tastiere sono sempre onnipresenti, anche se l’apporto in fase di songwriting del giovane chitarrista Lars Rettkoviz permette di piazzare un paio di canzoni maggiormente metalliche, come “Meteorite”. Il livello, come da sempre ci hanno abituato i teutonici, è alto alto, se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo si potevano tagliare un paio di pezzi (“In Quest of Love” davvero troppo simile alla mitica “Freedom Call”) ed attestare i platter sui classici 45 minuti di durata. I cori sono il punto di forza di “Silver Romance”, insieme alle vocals ariose e coinvolgenti di Bay, e rendono perfette le canzoni per essere suonate in sede live (imperdibile “High Above“).
Dopo il mezzo passaggio a vuoto di “M.E.T.A.L.” i Freddom Call tornano sui propri standard, mettendo a segno un colpo da novanta, anche superiore a “Master of Light” e “Beyond”. “Silver Romance”, accompagnata da una copertina finalmente all’altezza, è un disco convincente che brilla di luce propria e che conferma i Freedom Call tra i grandi del power, ancora oggi come 25 anni fa.
Country: Germany
Style: Power metal
Label: SPV / Steamhammer
Top Song: High Above
Top Album: Crystal Empire