Recensioni
EVERMORE – In Memoriam
Gli Evermore sono svedesi e, se fossero sfuggiti ai meno attenti, hanno esordito nel 2021 con “Court of the Tyrant King”. Autori di un power metal tipicamente nordico, con chitarre ben in evidenza, chorus ariosi ed alcuni inserti di tastiere qua e là, si rifanno agli Stratovarius, agli Heavenly e ad un certo modo di suonare questo genere degli anni 2000 (prendete una band qualsiasi di quell’epoca per farvi un’idea), anche se gli arrangiamenti orchestrali non sono predominanti.
“In Memoriam” ci propone 8 brani che ci intrattengono piacevolmente per 40 minuti. Niente di sconvolgente, ma gli amanti del genere non potranno che accogliere positivamente questo disco, che non ha davvero nulla fuori posto, al di là di una mancanza di originalità. Ma quando tutto è proposto in modo così professionale e privo di sbavature, si può soprassedere ad alcuni passaggi che hanno il sapore di già sentito.
Potete ascoltare l’accoppiata iniziale “Forevermore” – “Nightfire”, perfetto biglietto da visita degli Evermore, tra sfuriate di batteria in doppiacassa e ritornelli ultramelodici, per capire se questo album fa al caso vostro. “Parvus Rex” si avvicina ai Primal Fear, mentre gli organi di “Empire Within” hanno qualche punto di contatto con i Powerwolf, con le chitarre sempre sugli scudi.
“In Memoriam” è un lavoro veramente professionale e gli Evermore, pur senza aver pubblicato il disco dell’anno, dimostrano di avere le idee ben chiare e di andare dritti all’obiettivo.
Country: Sweden
Label: Scarlet Records
Style: Power metal
Top Song: Empire Within