Recensioni
EDU FALASCHI – Eldorado
Edu Falaschi, ex frontman degli Angra dell’era post – Matos (sempre nei nostri cuori!), ha ritrovato una seconda giovinezza mettendosi in proprio. Dopo la discreta avventura con gli Almah, autori di 5 album non sempre convincenti ed, a tratti, troppo moderni, il cantante brasiliano è tornato a fare ciò che gli riesce meglio, ovvero un power prog metal con influenze della propria terra, soprattutto a livello ritmico e corale. “Eldorado” segue “Vera Cruz”, uscito nel 2021, e ne ripropone gli stessi stilemi, regalandoci canzoni, diciamolo subito, eccezionali.
L’opener “Señores del mar (Wield the Sword)” ci riporta alla mente gli Angra di “Temple of Shadows”, con il suo incipit di chitarra acustica ed il riff dirompente, arricchito da cori maestosi all’altezza del ritornello. La seguente “Sacrifice” abbraccia il lato più prog, chitarristicamente parlando, di “Eldorado”, con stacchi e cambi di tempo repentini, mentre la ballad “Empty Shell” emana il profumo delle strade strette di Rio, dei colori sgargianti dei vestiti, del torpore del sole sulla fronte in una mattinata di primavera. La complessa “Tenochtitlán” è il primo singolo estratto dal disco e ci mostra tutte le qualità del progetto Falaschi e quanto sia devoto agli Angra dei bei tempi andati. I suoi compagni di viaggio sono fenomenali musicisti, tra cui il drummer Aquiles Priester e il tastierista Fabio Laguna, che già avevano collaborato col vocalist in passato e mettono tutta la propria classe nei pezzi, come nella complessa “Wings of Light”, ricca di cori.
Il pezzo meno riuscito di “Eldorado”, se vogliamo cercare il pelo nell’uovo, è proprio quello che dà il titolo all’album, una suite forse troppo pretenziosa e slegata, che non convince del tutto. Ma siamo comunque a livelli altissimi. Quindi in attesa del nuovo disco degli Angra, schedulato per novembre, non potete non fare vostro questo secondo capitolo della carriera discografica solista di Edu Falaschi, che ha dimostrato di essere in grado di portare avanti un progetto solido, multicolore, di grande classe e tecnica. Peccato che il disco esca solo in edizione brasiliana e quindi sia un po’ difficile da recuperare, ma invito tutti i fan del genere di iniziare a cercarlo sul web: non ve ne pentirete!
Country: Brasil
Style: Power Prog Metal
Label: Import
Top Song: Empty Shell