Recensioni
DRAGONLAND – The Power of The Nightstar
Trai ritorni più attesi del 2022 in ambito power metal c’era sicuramente quello dei Dragonland. La band svedese, assente dalle scene da ben 11 anni, fa ancora centro con il nuovo “The Power of The Nightstar”, pur non raggiungendo le vette del capolavoro “Astronomy”.
E’ evidente la volontà di riallacciarsi al mood di quell’album, mescolando ritmiche serrate, refrain tipicamente power e arrangiamenti che riescono abilmente a fondere orchestrazioni e synth moderni. Obiettivo raggiunto nei 10 pezzi che vanno a comporre il CD, tutti di grande livello, addirittura epici in alcuni cori, come nella clamorosa title track, o maggiormente intricati come nella conclusiva “Journey’s End”. Il cantante Jonas Heidgert non è mai stato un fenomeno, eppure riesce sempre a trovare la chiave di interpretazione giusta per rendere al meglio in ogni momento del disco.
Da applausi la mega produzione di Jens Bogren, una delle più potenti e cristalline sentite ultimamente, mentre ci sentiamo di fare un appunto, vista la nostra proverbiale pignoleria. Perché aggiungere ad un album di già 55 minuti due inutili intro e una cover di “Oblivion” degli M83?
Country: Sweden
Style: Power Metal
Label: AFM Records
Top Song: The Power of The Nightstar
Top Album: Astronomy (2006)