Recensioni
CROWNE – Operation Phoenix
Non c’è da stupirsi se dal magico paiolo che porta il nome di Frontiers Music escono, da ormai svariati anni, solo prodotti di una qualità davvero ineccepibile; un’ eccellenza tutta italiana di cui essere orgogliosi. Dietro a questo continuo susseguirsi di successi c’è sicuramente un team di lavoro di caratura stellare. Ma a fare la differenza, possiamo tranquillamente dirlo, c’ è la capacità di scovare band ed artisti veri e di metterli nelle condizioni migliori per sviluppare le loro idee. E’ il caso di questo Operation Phoenix, secondo disco targato Crowne; la band, che possiamo definire a tutti gli effetti un supergruppo, annovera tra le sue fila personaggi del calibro di Alexander Strandell (Art Nation) alla voce, Jona Tee (New Horizon, H.E.A.T.) alle tastiere e chitarra ritmica, John Leven (Europe) al basso, Christian Lundqvist (ex R.A.W, ex The Poodles) alla batteria e Rob “Love” Magnusson (Dynazty) alla chitarra ritmica.
Le sonorità sono quelle che possono soddisfare anche i palati più difficili, il punto di partenza è un AOR patinato e luccicante di ottantiana memoria che a tratti si evolve in un mood più “moderno” avvicinandosi quasi al power di maniera, melodie sempre catchy di un ispiratissimo Alexander e una sessione ritmica sempre sugli scudi. Si parte in quarta con la “helloweniana” (più per scelte melodiche che ritmiche) title track che scopre subito le numerose carte nella mano della band svedese arrivando diretta e precisa. Bisognerebbe comunque citare tutti i pezzi perché davvero non c’è un momento di debolezza nei 45 minuti di durata dell’intero disco, per pura cronaca segnalo quelli che più mi hanno colpito per intensità emotiva e forza e sono la rasoiata Ready to Run e la particolarissima Juliette con un cambio di tempo sul ponte che lascia a bocca aperta per genialità.
Consiglio vivamente l’ascolto di Operation Phoenix a tutti coloro che apprezzano i lavori ispirati, le band che hanno qualcosa dire e soprattutto musicisti di livello assoluto. Personalmente i Crowne sono entrati di diritto nella mia personale lista dei dischi dell’anno.
Country: Sweden
Style: AOR, Melodic Hard Rock
Label: Frontiers
Best Song: Juliette