Recensioni
CATHALEPSY – Blood And Steel
Cercate un disco leggero per le vostre vacanze? Accattatevi il secondo lavoro dei Cathalepsy e non resterete delusi. La creatura del batterista Cileno Luigi Ansaldi si avvale, oltre del contributo di Fabian Valdes alla chitarra e al basso, anche di illustri ospiti per le parti soliste, ma, soprattutto, per quelle vocali. Gli 8 brani di “Blood and Steel” sono marchiati a fuoco delle performance di grandi nomi (Giacomo Voli, Ralph Scheepers, Tim Owens, Ivan Giannini, tra gli altri), che arricchiscono il power metal proposto.
40 minuti di buon metal melodico e tirato, tra Gammaray, Primal Fear ed Edguy, ricco di refrain vincenti e passaggi tambureggianti. Si viaggia veloce con i Cathalepsy, lo si capisce fin dall’opener “We Are the Warriors”, tra sciabolate metalliche e un testo che va a pescare nel più classico dei temi tanto cari ai defenders. Non sono da meno “Heavy Metal Faith” e “Hammer Heart “, song brevi ed intense, che ci fanno alzare il pugno al cielo, come durante i concerti dei nostri act preferiti.
Top song dell’album senza dubbio “The Final Battle”, con il nostro Voli sugli scudi, mentre in chiusura il buon Ansaldi si cimenta addirittura in un pezzo di oltre 8 minuti, “Song of Ice and Fire”, sicuramente ispirata all’ormai mitico “Trono di Spade”. Rispetto ad altri progetti di questo tipo, gli arrangiamenti orchestrali sono utilizzati in modo meno massiccio, prediligendo i guitar riff, anche se non manca qualche inserto sinfonico (grazie a Oliver Palotai dei Kamelot).
Originalità? Pari a zero ovviamente. Ma in estate, si sa, la testa non vuole essere troppo impegnata, e, tra un bagno in mare o una passeggiata in montagna, “Blood and Steel” potrà essere sicuramente un accompagnamento sonoro di tutto rispetto. A patto di riporlo per sempre nello scaffale i primi di settembre.
Country: International
Label: ROAR
Style: Power Metal
Top Song: The Final Battle