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AVANTASIA – Here Be Dragons

Puntuale come un orologio svizzero torna Tobias Sammet con la sua creatura Avantasia, giunta ormai al decimo disco in carriera. Dal 2010, con cadenza triennale, escono nuovi lavori della metal opera messa in piedi dal leader degli Edguy, che ha preferito porre in ghiccio la propria band madre, in favore di un carrozzone sicuramente più remunerativo, anche a livello mediatico. I superospiti non mancano infatti anche nel nuovo “Here Be Dragons“, dal “solito” Michael Kiske, all’immnacabile Ronnie Atkins, passando per Roy Khan, Tommy Karevik, Geoff Tate e Bob Catley. Squadra che vince non si cambia, recita un famoso proverbio e, anche in questo caso, a parte un paio di volti nuovi, il buon Tobias ha preferito non stravolgere il suo team ormai consolidato.
A livello musicale, “Here Be Dragons” è meno oscuro e drammatico rispetto agli ultimi dischi, andando a recuperare alcune sonorità proprio degli Edguy, ma anche di quel power metal farcito di AOR che è da sempre marchio di fabbrica degli Avantasia. L’opener “Creepshow” è infatti molto più hard rock di quello che ci si potrebbe aspettare, mentre si va subito su territori à la Helloween con la veloce “The Moorland at Twilight” con Kiske protagonista. “The Witch” è cucita addosso perfettamente a Karevik e conferma, come se ne fosse ancora bisogno, delle abilità da sarto di Sammet, che ha la capacità di trovare sempre il giusto tocco per valorizzare al massimo i suoi vocalist. La zuccherosa e ultramelodica “Bring on the Night” vede un sempre sicuro Catley, ricco di pathos e colori nel timbro di voce, così come ci ha divertito, e non poco, la folkeggiante “Avalon“. Il disco si chiude col botto, con la clamorosa “Everybody’s Here Until the End“, con l’ex Kamelot e Conception Roy Khan sugli scudi, per un pezzo heavy sinfonico, che crea un crescendo inarrestabile.
“Here Be The Dragons” vede gli Avantasia al ritorno su territori smaccatamente happy, ariosi e powereggianti e farà sicuramente la felicità dei fans del genere. Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, a livello compositivo, ma il disco si lascia davvero ascoltare con piacere, asciugato di tanti orpelli sinfonici, cercando di puntare su belle canzoni, orecchiabili, dirette, scintillanti. Non c’è che dire, Avantasia è tornato ad essere il giocattolo di Tobias Sammet, di nuovo Peter Pan e di nuovo compositore felicemente ispirato.
Country: International
Label: Napalm Records
Style: Metal Opera
Top Song: Everybody’s Here Until the End
Top Album: The Metal Opera
