Recensioni
AVALAND – The Legend of the Storyteller
Tra le tante metal opera nate in seguito al successo delle inarrivabili Ayreon e Avantasia, troviamo anche gli Avaland. In realtà i francesi dovrebbero essere, sulla carta, una band a tutti gli effetti, ma sono talmente tanti gli ospiti in “The Legend of the Storyteller”, che si fa fatica a non associare questo lavoro a quelli di Tobias Sammet o di Arjen Lucassen.
Dopo un esordio in cui i nostri hanno dovuto prendere le misure allo stile da proporre, in questo secondo album si trovano davvero ottimi spunti a livello musicale. Gli 11 pezzi del disco, spalmati su un’ora di musica, sono molto piacevoli all’ascolto, ben poggiati sugli arrangiamenti orchestrali del leader Adrien Gzagg. Inoltre, l’aver richiamato dietro al microfono in veste di guest Zac Stevens, tra gli altri, ha certamente assicurato al platter un lavoro vocale di tutto rispetto.
Non parliamo comunque solo di Savatage tra le influenze degli Avaland, perché possiamo trovare brani più folk (come l’acustica “Secret Night”) o altri maggiormente power oriented, come “Kingslayer”, a conferma della poliedricità di songwriting dei ragazzi francesi. Interessanti i passaggi epici in “To Be The King”, invece un pelo troppo pretenziosa la suite “Lies”, in cui fanno capolino tutti gli ospiti, in un tripudio di cori e sinfonicismi.
“The Legend of the Storyteller” è decisamente promosso. Un inizio di disco di grande livello che cala solo nel finale, ma che presenta un paio di hit che vi resteranno in testa a lungo.
Country: France
Label: Rockshots Records
Style: Metal Opera
Top Song: Insurrection