Recensioni
APOSTOLICA – Animae Haeretica
Secondo album in studio per gli Apostolica, progetto nato a tavolino per volere di alcuni importanti musicisti della scena italiana (tutti gli addetti ai lavori sanno di chi si tratta, ma i nostri restano nascosti dietro a maschere di scena). “Animae Haeretica”, come il suo predecessore uscito un paio d’anni fa, si rifà alle hit di Sabaton e, soprattutto, Powerwolf, sia nel mood sia nella presenza scenica, con testi che rimandano a tematiche esoteriche e sulla Santa Inquisizione.
Il disco parte con la title track, una cavalcata infarcita di organi tenebrosi e cori dal sapore gregoriano, che si siede su un break vocale fin troppo telefonato. Con la seguente “Angel of Smyrna” i riferimenti ai Powerwolf si fanno più evidenti, sempre con l’organo come strumento portante, a doppiare i guitar riff, ed un refrain avvolgente, che non è affatto malaccio. I musicisti del progetto Apostolica non sono dei novellini e si sente. Si muovono con disinvoltura in un songwriting abbastanza semplice e diretto, ma non per questo privo di passaggi strumentalmente interessanti. “Rasputin”, uscito come primo singolo, è scontata dalla prima all’ultima nota, mentre “Gloria”, presentato con un bel videoclip, è un mid tempo solenne, che accelera nel ritornello, ancora una volta corale.
“Animae Aeretica” prosegue senza sorprese, confermando da una parte di essere un prodotto decisamente curato sotto tutti i punti di vista, dall’altro di essere l’esempio lampante del proverbio “tanto fumo, poco arrosto”. Sì, perché, il secondo disco degli Apostolica è assolutamente godibile all’ascolto, nessuno lo mette in dubbio, ma troppo, troppo derivativo e, permetteteci di dirlo, costruito ad hoc per un certo tipo di pubblico. Inoltre la voce di Ezekiel, profonda e graffiante, non possiede il carisma di un Attila Dorn, tuttora inarrivabile. Quindi, se siete fan delle band sopra citate dategli una chance, ma non fatevi troppe illusioni.
Country: Italy
Label: Scarlet Records
Style: Power Metal
Top Song: Fire