Recensioni
ALL THINGS FALLEN – Shadow Way
Eccoci (con un po’ di ritardo) a recensire l’ultima fatica di Markus Sigfridsson (Darkwater, Harmony), giunto al secondo capitolo del suo progetto All Things Fallen, dopo il buon debut omonimo del 2019, ad accompagnarlo in questa avventura troviamo ancora l’ottimo Leo Margarit (Pain of Salvation) alla batteria e Erik Tordsson (End of September) alla voce con la nuova aggiunta di Raphael Dafras (Edu Falaschi, Almah) al basso, e qualche ospite, come Maria Grigoryeva al violino in un paio di brani. Questo ‘Shadow Way’ (con la bella cover di Markus Sigfridsson) suona bene e suona prog, ma se vi aspettate cascate di note e ostentazioni tecniche sopra le righe, siete decisamente nel posto sbagliato!
Pur ricalcando, in parte, stilemi cari ai suoi Darkwater qui le atmosfere si fanno decisamente più oscure e drammatiche: i tempi rallentano, le chitarre sono rocciose, le tastiere perlopiù atmosferiche, tutti i pregevoli tecnicismi dei nostri sono ben raccolti e mai fuori posto, sempre al servizio del brano. La vocalità Erik Tordsson è varia ed espressiva e calza come un guanto le situazioni musicali create dai suoi colleghi. La produzione di Dennis Koehne (Moonspell, Sodom, Orden Ogan) è corposa, stratificata e valorizza bene tutto il, tanto, materiale presente.
Così abbiamo una miscela che ad oggi può risultare un po’ fuori moda, ma che nell’incedere travolgente di Rebirth, nella carica melodica orientaleggiante di Pandemonium e nell’irresistibile sfaccettatura di Kiss of Death, rispolvera quel modo nordico di fare prog tipicamente primi 2000, che chiama in causa gli Evergrey più ispirati, i Conception e gli Elegy più oscuri, la malinconia dei primi Pain of Salvation, il tutto dimostrando di aver ben assimilato la lezione dei Rainbow di Rising.
Non vedremo sicuramente gli All Things Fallen riempire gli stadi da qui a breve, ma di dischi onesti, ben fatti e ben suonati ce n’è sempre bisogno: se è questa la “via dell’ombra”, io la imbocco più che volentieri!
Country: Sweden
Style: Prog Metal
Label: Blackoak Records