Recensioni
NEMEDIAN CHRONICLES – The Savage Sword
Il primo titolo degno di nota in ambito heavy power epic di questo 2024 è il disco d’esordio dei Nemedian Chronicles. La band francese si rifà a nomi di prima fascia del calibro di Blind Guardian (su tutti), Manowar, Orden Ogan, fondendo un riffing possente a cori pomposi, farcendo il tutto con arrangiamenti atmosferici. Si diceva della somiglianza con i Bardi di Krefeld e vi basti ascoltare l’opener “Born on a Battlefield” per associare la voce del frontman Alexandre Duffau a quella del mitico Hansi Kursch.
“The Savage Sword” alterna le classiche cavalcate metalliche a passaggi maggiormente power speed, come in “Venarium” che racconta le gesta di Conan il Barbaro (lo si evince anche dalla copertina dell’album), mentre la lunga suite “Tower of the Elephant”, della durata di quasi 9 minuti, mette in mostra tutte le qualità dei Nemedian Chronicles. La produzione ed il guitar work ci fanno tornare alla mente certe sonorità degli anni novanta (che però non deve essere una scusa per un disco low budget!), quindi ciò che per alcuni può essere considerato un punto a favore, per altri può rappresentare un ostacolo.
Noi restiamo nel mezzo e non possiamo che promuovere i Nemedian Chronicles per la composizione di song coinvolgenti e ben arrangiante, che affondano le radici nel passato. Unico neo la troppa prolissità di scrittura ed alcuni momenti che si potevano tranquillamente evitare (l’intro e la lunga strumentale “Black Lotus / The Curse of Thog”) e che rendono “The Savage Sword” un disco estremamente godibile, ma imperfetto.
Country: France
Style: Epic Power Metal
Label: No Remorse Records
Top Song: Stygian Sons of Set