Recensioni
SOMMO INQUISITORE – Aerarius Faber Artifex
Ritorna il Sommo Inquisitore con la sua seconda opera, “Aerarius Faber Artifex” che già dal titolo mette in evidenza alcune delle caratteristiche di questo album. Come il primo lavoro infatti le tracce sono tutte cantate in lingua italiana con degli inserti in latino. Un metal che spazia nell’oscura epoca del medioevo suonato tra un Heavy classico e un epic metal con punte al power metal. Questo progetto è firmato da Giuseppe ‘Ciape ‘Cialone già co-fondatore e voce della band romana “Rosae Crucis” ed incarna tutta la sua passione per il periodo più buio del Vecchio Continente, e fortemente ispirato dai libri di Eymerich l’Inquisitore.
Dopo l’ottima critica ricevuta con “Anno 100” primo capitolo del Sommo Inquisitore, Giuseppe propone otto nuove tracce legate a temi medievali e religiosi. Inizia con la traccia d’apertura e title track Aerarius Faber Artifex della quale è stato anche pubblicato il video ufficiale [visibile qui], una canzone dall’inizio cupo come dev’essere ma che non fa attendere molto la sua sferzata a un energico heavy/power metal. Una curiosità, il titolo di questa canzone come l’album è in onore della professione storica della famiglia dei Cialone che Giuseppe ha ereditato totalmente, venendo definito dalle associazioni storiche romane “uno degli ultimi grandi fabbri e forgiatore d’Italia”.
Riffing molto spinto e ben eseguito anche per la traccia successiva “Ius Primae Noctis” dove già dal titolo si capisce il delicato e quanto crudo argomento che va a trattare. Sulla stessa linea troviamo “Giovanni dalle Bande Nere” e la epica “Flagellum Dei”.
L’epica e oscura “Arde Paganus” co i suoi tempi medi, le parti corali e il cantato che ricorda molto il timbro di un certo Chris Boltendahl, la rendono molto affascinante. Un punto di forza del Sommo Inquisitore sono senz’altro i testi che catturano l’ascoltatore per come sono stati realizzati.
Molto atmosferica la successiva ballad “Artemisia” che inizia con una bella chitarra acustica medievale e il “Ciape” che da il meglio di se nell’eseguire vocalmente la linea melodica. Infatti la sua voce in questi momenti si eleva sopra gli scudi e non è un caso che il disco finisca con un’altra ballata acustica molto atmosferica intitolata “Caronte”.
“Aerarius Faber Artifex” non è un disco di facile ascolto anche perché diciamocelo, ascoltare un disco metal cantato in italiano non è facile da digerire, ma con più passaggi nel player questo disco e il genere proposto tendono ad affascinare l’ascoltatore, è una cosa soggettiva ma è questo quello che mi è capitato. Temi e argomenti correlati alla musica lasciano proprio il segno del Sommo Inquisitore! Vorrete essere dei fedeli o degli eretici? A voi la scelta!
Disco consigliato a chi ascolta l’heavy metal classico e l’epic metal perché è suonato davvero molto bene e gli arrangiamenti non sono mai banali anzi di tutto rispetto. Un consiglio siate pazienti nell’ascolto, sarete premiati perché “Aerarius Faber Artifex” è un disco che merita più di un ascolto per apprezzarne per bene il valore.
Country: Italy
Style: Classic Metal / Epic Metal
Label: Elevate Records
Top Song: Artemisia / Flagellum Dei