Recensioni
BLOODSHELL WALHALLA – Glory To The Sacred Land
I Bloodshed Walhalla sono stati una sorpresa per me che amo le sonorità viking in particolari quelle di album epici come “Twilight Of The Gods” dei Bathory e del suo fondatore e creatore stesso del genere, Quorthon!
Scoprire per di più che era pure un made in Italy me li ha fatti apprezzare ancora di più. La parola d’ordine quando ci si appresta ad ascoltare un album dei Bloodshed Walhalla è EPICITA’!
Dietro questo progetto c’è la mente di Drakhen, polistrumentista materano e onemanband dei Bloodshed Walhalla il cui intento è quello di continuare l’opera dello stesso Quorthon interrotta tragicamente nel 2004.
Il genere che andiamo ad ascoltare è un viking metal battagliero, EPICO, sinfonico e melodico. Questo nuovo album “Glory To The Sacred Land” si presenta con 6 tracce ma non è un EP, non fatevi ingannare perchè la durata delle canzoni arrivano a toccare punte anche di 17 minuti!
Il dubbio di canzoni così lunghe è che potrebbero alla lunga annoiare, ma non è così, gli arrangiamenti e le melodie di Drakhen fanno scorrere i pezzi che è un piacere.
Si apre con i ritmici frenetici di “Fly My Raven“, ma il botto arriva dalla seconda traccia e title track “Glory To The Sacred Land” con una doppia cassa continua e trascinante, cambi tempo, melodie accattivanti, intervalli strumentali e un ritornello di totale epicità che lo si canta già dal primo ascolto.
“A Star For My Victory” è la canzone più lunga dell’album con appunto i suoi 17 minuti. Apre con un intro molto epico dove le tastiere fanno la differenza e prosegue con il suo narrare Quorthoniano tra belle melodie e parti più folk.
Per la prima volta Drakhen inserisce anche due tracce in italiano, “Non Sei Tu” e “Il Lago“. Sono sempre molto scettico quando vado ad ascoltare qualsiasi genere metal con il testo in italiano. Ma anche questa volta resto sorpreso. La cadenza italica nelle melodie dei BW ha tutta una sua particolarità e già nelle parti piu cadenzate di “Non Se Tu” mi ricorda molto un certo Angelo Branduardi e nel genere proposto calza a pennello tra riff folk e melodie medievali, la stessa cosa vale anche per la traccia successiva “Il Lago”.
Chiude il disco la cadenzata e battagliera “Rise And Fight Glory And Victory” con l’ennesimo coro epico, canzone da cantare pugno al cielo!
Devo dire che ascoltando questo disco Bloodshed Walhalla si sta un po staccando da quella caratteristica di esser un clone di Quorthon, lo stile infatti è sempre più personale, certo le influenze ci sono ancora ma con l’uso delle tastiere nei vari riff e cori, i cambi tempo e le varie parti strumentali sta trovando la sua giusta dimensione a caratterizzare sempre più questo bel progetto.
Ero impaziente di ascoltare questo nuovo lavoro e sono rimasto completamente soddisfatto! Lo consiglio a tutti gli amanti del genere, disco da non perdere!
Country: Italy
Style: Viking Metal
Label: Earth And Sky Productions
Top Song: Glory To The Sacred Land