Recensioni
CRIMSON DAWN – It Came From the Stars
Quarto disco in 10 anni per i Crimson Dawn, band ideata dal chitarrista dei Darkkar Dario Beretta ed autrice di un doom tanto classico quanto ispirato. “It Came From the Stars” è il lavoro di un gruppo che gode di ottima salute e che ha trovato nel nuovo vocalist Claudio Cesari un perfetto interprete della proposta musicale che, parte si, da una base decisamente Candlemass, ma non disdegna puntate nel classic metal.
L’interpretazione del frontman, un po’ Dickinson (con le dovute proporzioni) e un po’ Morby nella timbrica, consente ai pezzi di mutare pelle a seconda del mood, sapientemente arricchito dalle tastiere. Da una parte passaggi anni ’70, dall’altra inserti evocativi e sulfurei, i Crimson Dawn ci regalano 8 brani molto piacevoli all’ascolto, in cui le melodie vocali la fanno da padrone e strizzano l’occhio all’heavy e, perché no, all’epic come in “Fade Away”.
La vetta compositiva di “It Came From the Stars” è sicuramente la song cantata in lingua madre “Nera Sinfonia”, con passaggi solenni e guitar riff pesanti come macigni, mentre l’incedere dell’opener “The Masque of Red Death” è legata a doppio filo con il precedente album “Inverno”. La produzione è potente ed avvolgente, così come la grafica accattivante, che va a completare in modo professionale un’uscita imperdibile per gli amanti del genere.
Ancora una promozione per i Crimson Dawn, che, rifacendosi ai maestri Candlemass, Maiden e Sabbath, mostrano una personalità ben marcata e, soprattutto, uno stile musicale ben definito, che non potrà non aumentare il bacino dei fans anche a livello internazionale.
Country: Italy
Style: Doom
Label: Punishment 18 Records
Top Song: Nera Sinfonia