Interviste
ETERNAL WHITE TREES – Anime indissolubili nonostante lo scorrere del tempo
Incontriamo Gerassimos Evangelou vocalist degli Eternal White Trees per parlare del loro esordio discografico, quel The Summer That Will Not Come che tanto ci ha colpito per intensità emotiva.
Buongiorno Gerassimos e ben venuto su Metal Shock! Colgo l’ occasione per rinnovarvi i miei complimenti, avete fatto davvero un ottimo lavoro, sono passati pochi giorni dall’uscita ufficiale ma avete già un primo riscontro sull’album?
Grazie a voi di Metal Shock! Devo ammettere che eravamo convinti di aver confezionato davvero un gran bel lavoro, ma i feedback che ci stanno arrivando vanno ben oltre le nostre aspettative. Siamo davvero felici del risultato che sta riscuotendo in queste prime battute. Chiunque lo ha ascoltato non ha fatto altro che confermarci la nostra impressione e soprattutto ci ha riempito di complimenti dicendo che era da tempo che non ascoltavano un album simile. Per cui diciamo che quest’inizio è stato travolgente.
Dimmi, da dove nascono gli Eternal White Trees e come nasce la collaborazione con My Kingdom Music?
Gli Eternal White Trees sono tre amici di lunghissima data, ognuno dei quali con alle spalle decenni di attività nella propria carriera solista, ma puntualmente ogni domenica si ritrovava per stare insieme, tra un’improvvisata agli strumenti, una birra, due risate. Gli anni passavano,e lo stare insieme era una componente fondamentale di quell’amicizia, una sintonia perfetta tra noi, anche e soprattutto a livello musicale, così, tra un pomeriggio e un altro ci siamo resi conto che il materiale che buttavamo giù nella maniera più naturale e spontanea possibile, meritava di vedere la luce.
Contattai Francesco Palumbo della My Kingdom Music e gli mandammo quello che per noi era pronto come “The Summer That Will Not Come”. Il resto lo sapete, ha visto e sentito qualcosa che meritasse davvero di arrivare a tutti e in ogni modo possibile.
Mi ha colpito la vostra capacità di trasmettere atmosfere tristi e malinconiche attraverso la musica, cosa che di questi tempi non é per nulla scontata e che, soprattutto per una band all’esordio, é una caratteristica più unica che rara; quali sono i vostri backgrounds musicali ?
Viaggiamo tutti e tre sulla stessa lunghezza d’onda, a volte fa quasi paura la somiglianza nei gusti e nella ricerca, magari è questo il nostro segreto oltre alla pluriennale amicizia. Io personalmente, e credo di parlare a nome di tutti, preferisco la via delle atmosfere malinconiche perché ritengo sia quello stato emotivo che ti avvolge completamente, dando vita a sensazioni che gioia o rabbia tendono ad occultare completamente. La malinconia è quel sottile velo nel quale avvolgersi e guardare oltre le sue trame quello che ci circonda per come si mostra davvero.
Eternal White Trees, qual é il significato profondo, se esiste, del vostro nome?
Abbiamo figurato il nostro rapporto, indissolubile, forte nonostante le intemperie, saldo, radicato, nonostante lo scorrere del tempo, quindi la figura di questi tre alberi rappresenta noi, ancora li, come ieri, fino a domani.
Parliamo dei testi di The Summer That Will Not Come, mi faresti un track by track delle tematiche trattate?
Preferisco mostrarti tutto quello che ruota nel contesto, costruito da ogni singola traccia, ergo anche i suoi testi portano ad un unico fondamentale stato. Chi può definire di cosa si parla realmente è solo l’ascoltatore con la visione degli eventi che riesce a materializzare. Ognuno con le sue esperienze, passate, odierne, vede e sente la malinconia, la tristezza, la rivalsa, il domandarsi continuamente sulla vita e riuscirà a dare un volto, forse, un ben preciso momento della sua vita, una realtà vissuta o che sta vivendo. Vedi “My Funeral”, “Reasons”, “Flawless” tutte con un filo conduttore. Chi si metterà all’ascolto è l’unico e solo a dare una forma al messaggio che inviamo.
Come nasce una canzone degli Eternal White Trees? Partecipate tutti alla fase compositiva?
Nella maniera più naturale, non prevedibile e inimmaginabile. Non ci siamo mai seduti ad un tavolo per comporre e non abbiamo mai pianificato nulla. Non potrei spiegarlo, posso solo dire che lo scorrere delle composizioni è pura, naturale, arpeggio chiama fraseggio che chiama tappeti, il tutto mentre il testo viene giù fluido e spontaneo. Ormai non ci meravigliamo più. Gli Eternal White Trees sono un nome nuovo nel panorama musicale, ma quei tre dietro suonano insieme da una vita e la loro simbiosi è unica.
Quali progetti avete per il futuro? Pensate di promuovere l’album attraverso un tour ?
Posso dire che siamo già a lavoro sul secondo album e mi fermo qui o rischierei di dire troppe cose , per quanto riguarda la possibilità di suonare in giro non è stata mai la nostra priorità, ma nella vita mai dare nulla per scontato.
In questo mondo sempre più caotico quali rapporti avete con internet ed i social media?
Siamo nati nella generazione a cavallo tra l’analogico e il digitale, siamo fortunati in questo ma non vuol dire che ne siamo assoggettati, anzi, a parte i nostri profili che usiamo come qualsiasi persona normale, c’è chi cura anche il nostro lato promozionale e lo ringraziamo per il lavoro che fa’.
Flawless é il pezzo che continuo ancora ad ascoltare a ripetizione, nel break centrale accompagnato dal piano c’è una parte recitata bellissima che sembra tratta da un film, da dove viene?
Quando questo brano prendeva forma, quella parte doveva essere davvero importante e di spicco. Abbiamo la fortuna di avere tra gli amici una persona meravigliosa che è anche un bravissimo attore, quindi ho chiesto ad Eugenio Patanè di recitarmi quella parte del testo rigorosamente lasciata in italiano. Il risultato lo avete sentito, definirlo meraviglioso è poco.
Siamo giunti alla fine del nostro tempo, ti ringrazio per la disponibilità e ti lascio la parola per dire qualcosa ai lettori di Metal Shock.
Ringrazio te per questa intervista ed i vostri numerosi lettori per aver dedicato del tempo a leggerla. Spero che possiate dedicare un altro po’ del vostro tempo ad ascoltare il nostro album nella maniera che desiderate su https://album.link/EWT_summer , e se vorrete, fateci sapere cosa ne pensate. Sono certo che sarà un’esperienza che vi lascerà qualcosa.