Recensioni
ETERNAL WHITE TREES – The Summer That Will Not Come
Giornata grigia, pioggia che bagna il vetro delle finestre, ė il momento giusto per ascoltare il disco d’esordio degli Eternal White Trees, progetto italiano che annovera tra le sue fila elementi di Lord Agheros, Anakonda, Fear the Eternity e dediti a sonorità malinconiche e depresse.
Tanti arpeggi in chitarra pulita, momenti slow e tanti richiami ai capostipiti del genere come Katatonia ed Anathema. I ragazzi però si sanno muovere in modo disinvolto su queste coordinate e il disco suona genuino ed interessante, ad aumentare il carico di atmosfera troviamo anche alcuni pad e synth di tastiera sapientemente programmati dal batterista Andrea Tilenni.
Chiudete gli occhi e lasciatevi cullare dalle note di “Waters”, la chitarra iniziale e il suo incedere costante vi avvolgeranno come una calda coperta in una giornata fredda e umida di gennaio. Pezzo davvero intenso e certamente quello più personale e che meno rimanda ad altri mostri sacri del genere. La titletrack è un pezzo più canonico ma non per questo meno riuscito, la voce eterea di Gerassimos Evangelou si amalgama alla perfezione con le atmosfere evanescenti tessute dai nostri evidenziando il forte legame con la natura. La conclusiva “Flawless”, il pezzo più emotivamente intenso, suggella un disco di ottimo livello senza fronzoli, capace di trasportare l’ascoltatore in un mondo avvolto nella nebbia in cui si possono intravedere solo i contorni di antichi alberi spogli respirando profumi di boschi fuori dal tempo.
Country: Italy
Style: Decadent Metal
Label: My Kingdome Music
Best Song: Waters, Flawless