Recensioni
NANOWAR OF STEEL – Dislike To False Metal
Ed eccoci alla pietra della discordia, il nuovo disco dei Nanowar Of Steel. Idolatrata da buona parte del pubblico, contrapposto ad un nutrito gruppo di detrattori, la band capitolina ha continuato con il passo della formichina a lavorare assiduamente ed a proporre il proprio parody metal, mescolato a diversi generi. La recente crescita dei nostri è stata esponenziale, tanto che questo è il secondo album in uscita per la modaiola Napalm Records, che ha puntato forte su “Dislike To False Metal”.
Con il sesto full length ufficiale, i Nanowar, abbandonano la lingua italiana nei testi, per darsi un taglio maggiormente internazionale e la mossa può rivelarsi sicuramente vincente. I 10 brani proposti si fondono su una base prettamente power metal, andando ad abbracciare diverse sfaccettature del genere, e, furbescamente, allineandosi in maniera molto marcata al sound che va per la maggiore in questo periodo. Emblematica “Pasadena 1994” (song sulla sconfitta azzurra ai mondiali USA), che è di fatto un pezzo dei Sabaton ed ha come special guest proprio Joakim Broden. Anche l’opener “Sober” è una copia spudorata degli Alestorm, cosi la conclusiva “The Power of Imodium” ricalca pedissequamente “Power of the Dragonflame” dei Rhapsody. Stiamo parlando quindi di hit scritte da altri con un testo diverso, come facevano i Gem Boy ai bei tempi.
Ci sono poi alcuni filler: “Disco Metal” (senza videoclip annoia subito), “Dimmu Boogie” e “Protocols (of the Elders of Zion) of Love” (una pop song da boy band), che fanno da contraltare ad alcuni pezzi veramente grandiosi. Il primo singolo “Winterstorm in the Night”, “Metal Boomer Battalion”, spettacolare nei suoi inserti folk e vicina a Blind Guardian ed Elvenking ed alla geniale “Chupacabra Cadabra”.
“Dislike To False Metal”: capolavoro o ciofeca? A conti fatti, come spesso capita, la verità sta nel mezzo. E’ indubbio che i Nanowar of Steel siano una band di musicisti navigati e che i loro testi siano spassosi e siano in grado di strapparci sempre un sorriso. Ma quando il citare diventa copiare, alla lunga il giochino può stufare. La citazione ogni tanto (come i cori di “Bohemian Rhapsody” in “The Power of Imodium”) è preziosa, ma noi preferiamo di certo quando i nostri si sforzano di comporre brani completamente originali, perché sanno essere addirittura dirompenti.
Country: Italy
Style: Power Metal
Label: Napalm Records
Top Song: Chupacabra Cadabra
Top Album: Into Gay Pride Ride