Recensioni
TEN – Something Wicked This Way Comes
Tornare a parlare di una nuova uscita dei Ten mi mette sempre una certa emozione. Sarà perché sono molto affezionato ai capolavori di fine anni novanta (“The Name of The Rose”, “The Robe” e “Spellbound”), sarà perché la voce del leader Gary Huges è rimasta nel tempo calda ed espressiva.
Il nuovo corso della band inglese, a partire dal 2011, ha dato alla luce coppie di album, usciti nell’arco di pochi mesi, che presentavano song eccezionali, accanto ad altre sottotono, quasi che ci fosse la sensazione, che sarebbe bastato racchiudere i pezzi migliori in un solo CD per sfornare i masterpiece di un tempo. Invece, dopo il convincente “Here Be Monsters” di neanche 12 mesi or sono, ecco il nuovo “Something Wicked This Way Comes”, che si attesta sugli stessi ottimi livelli.
Fin dal primo singolo “The Tidal Wave” avevamo intuito le potenzialità di questo disco, che si muove sicuro sulle note di pianoforte, scatta a cavallo delle chitarre e respira sui tempi pacati, quando i Ten vogliono regalarci emozioni. L’organo hammond dona quel tocco retrò in alcuni brani, mentre le linee vocali di Huges risultano quasi sempre vincenti. 10 brani, nessun riempitivo, ritornelli AOR cristallini, passaggi strumentali hard rock convincenti.
I fan della band inglese possono esultare, perché siamo di fronte ad uno dei dischi miglior concepiti dai nostri nell’ultimo ventennio. “Something Wicked This Way Comes” è consigliato anche a coloro che hanno abbandonato negli anni l’ascolto dei Ten, dopo le delusioni del poco ispirato “The Twilight Chronicles” del 2006. Acquisto obbligato!
Country: England
Style: AOR
Label: Frontiers
Top Song: The Tidal Wave
Top Album: Spellbound (1999)