Interviste
NEVERSIN: Matteo Scalcon chitarrista della band ci parla del nuovo Revamp
I neversin sono una band Veneta dalla carriera ventennale. Hanno prodotto 4 album di cui l’ultimo intitolato Revamp è stato recensito (qui) sulle pagine di MetalShock. Sono fautori di un hard rock molto melodico e dalle venature progressive. La loro musica la si ascolta sempre piacevolmente perchè leggera, carica e mai scontata. Abbiamo ospite il chitarrista Matteo Scalcon che ci presenta i Neversin, il loro ultimo lavoro e le idee future.
Ciao Matteo, benvenuto su MetalShock. Iniziamo presentandovi, avete una carriera ventennale, come, quando, dove e perché nascono i Neversin?
I NeversiN sono una band progressive hard rock formatasi a Padova nel 2004 dalle ceneri di altre band underground. Le nostre sonorità fondono l’hard rock melodico e il metal classico con influenze progressive. I brani che produciamo risultano spesso molto differenti tra loro sia nell’atmosfera che nell’intenzione, mantenendo però il sound della band come comune denominatore e marchio di fabbrica immediatamente riconoscibile. Lo scopo stesso della nostra musica è quello di esplorare i sottogeneri del rock per dare ad ogni album un contenuto quanto più eclettico possibile.
Revamp arriva dopo ben cinque anni dal suo predecessore “The outside in”. Quando è scattata la scintilla per realizzare il nuovo album?
Revamp è un disco di transizione. Nasce dalla voglia di rispolverare alcuni brani del primo periodo della band che a nostro avviso non sono mai stati prodotti in modo soddisfacente. L’idea è nata nel periodo di stasi in cui eravamo alle prese con la pandemia e con la ricerca di un nuovo cantante. Nell’attesa di trovare l’elemento giusto, abbiamo deciso di impiegare il tempo in modo costruttivo ridando vita a questi vecchi classici della band. Così, quando Nicola Ciarlini (il nuovo cantante) è entrato nella band, avevamo già tutte le basi pronte su cui registrare le tracce vocali.
Puoi farci un descrizione track by track dei vostri nuovi otto brani?
Il primo brano è Jail, un pezzo hard rock di breve durata con un esteso stacco strumentale nella sezione centrale. Si tratta di un pezzo molto diretto e potente. Per il secondo brano “The stranger” si passa a sonorità di stampo più metal con le nostre consuete incursioni nel progressive. Il terzo brano si intitola “Southern Cross” ed è una ballad molto melodica e d’atmosfera. Passiamo poi a “The game we call life”, un brano eclettico, con diversi cambi di tempo e atmosfera, stacchi prog e una spiccata componente melodica. Il quinto brano si intitola “Long for love” ed è una power ballad con una parentesi strumentale di una certa lunghezza nel mezzo, cosa forse un po’ inconsueta per un brano di questo genere. Passiamo poi a “The tower” un prog rock molto variegato con molteplici cambi d’atmosfera. Si prosegue poi con “Trust” una ballad acustica e intimista all’inizio che poi esplode nel finale. Chiude la sezione dei brani originali “Part of the crime”, il brano più lungo e complesso del disco. Un pezzo che racchiude l’essenza stessa dei NeversiN: hard rock melodico, interventi progressive con assoli in rilievo, diversi cambi di paesaggio sonoro.
Su Revamp sono presenti due cover, “Comfortably Numb” dei Pink Floyd e “Aces High” degli Iron Maiden. Come mai avete scelto queste due canzoni?
Entrambi i brani sono stati registrati durante la pandemia per il nostro canale YouTube. Quando abbiamo discusso la tracklist dell’album, abbiamo riflettuto sul fatto che il loro sound si sposava molto bene con il materiale originale a disposizione. Perciò abbiamo deciso di includerle come bonus tracks. Il vostro sound è sempre piacevole d’ascoltare, con una melodia sempre presente, come nasce una canzone dei Neversin?
La maggior parte dei brani fino ad oggi è stata scritta dal nostro chitarrista Matteo Scalcon. Di solito i pezzi vengono proposti alla band in forma di demo più o meno esteso. Una volta scelti per essere sviluppati, i brani vengono provati e ogni membro del gruppo ha la possibilità di poter dare il proprio apporto. Prima di registrare qualsiasi canzone, per noi è importantissimo imparare a suonarla live; non siamo una “studio band”. Per il futuro prevediamo di lavorare anche a più mani nella scrittura visto che Nicola Ciarlini ha una certa esperienza sul campo. Da cosa e da chi i “Neversin” si sentono influenzati nel produrre la propria musica?
Le influenze sono davvero vaste: si parte dai Queen e i Maiden per arrivare fino ai Dream Theater e ai Toto. Melodicamente anche il power metal tedesco ci ha influenzati. Siamo tutti musicalmente onnivori quindi tendiamo a dare una forma sempre diversa ad ogni canzone e di conseguenza ad ogni album.
Con Revamp abbiamo scoperto una new entry dietro il microfono, Nicola Ciarlini, puoi raccontarci qualcosa di più sul nuovo vocalist?
Nicola, già attivo con la band Exotheria, viene come noi dall’underground rock/metal. Ha una grande esperienza e delle eccellenti capacità tecniche. Ha una voce molto piena e potente anche se durante la registrazione di Revamp abbiamo avuto modo di apprezzarne anche le sfumature più delicate ed espressive. Avete in programma qualche evento particolare per il 2023?
Nel 2023 prevediamo di dedicarci alla scrittura di nuovi brani per il prossimo album e di rodare la “macchina live” con apparizioni anche a fianco di nomi di un certo rilievo! Grazie per il tempo che ci avete dedicato! A voi le ultime parole per concludere l’intervista!
Grazie a voi per l’opportunità e complimenti per la vostra Webzine. Di questi tempi è sempre più difficile trovare spazio per le band rock/metal, se non ci fossero le Webzine sarebbe un bel problema. Continuiamo a supportare la musica originale!!!